venerdì 2 giugno 2017

Urologo

Dopo una settimana venne l'urologo a casa per leggere il referto, il Dottor Michelotti, accompagnato dal Dottor Valle. 
Disse che c'erano i calcoli, ma, considerata la mia situazione di salute, lui non avrebbe fatto niente, anche se la situazione non era proprio tranquillissima. Aggiungendo che, nel caso di un'eventuale operazione, non si sarebbe potuta usare una sonda, ma andava fatta un'operazione chirurgica.
Silvia chiese: "Ok, ma se peggiorasse, dove andiamo?"
"eeeeh, dove lo prendono" . . . . . . . .

Viste le precedenti esperienze e dato che non siamo completamente stupidi, Silvia e mio padre prenotarono 2 visite privatamente con altrettanti urologi, il Dottor Pezzica ed il Dottor Puppo.
Entrambi diedero un parere concordante: c'era un calcolo a cavallo tra bacinetto ed uretere che provocava coliche renali ricorrenti ed un principio d'infezione. Consigliavano l'operazione, anche perchè, umanamente, dissero che non potevo stare con le coliche. Aggiunsero poi che, ovviamente, la decisione finale spettava a me e che loro non avevano mai operato un paziente ventilato meccanicamente e che non conoscevano i rischi del caso, ma sarebbero stati disponibili ad operarmi. 
L'operazione sarebbe avvenuta in anestesia totale ed utilizzando una sonda!!!

Decisi per l'operazione, anche perché, nella migliore delle ipotesi, a non farla avrei perso il rene. Nella peggiore, sarebbe partita un'infezione in tutto il corpo e. . .

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