domenica 18 giugno 2017

Questa settimana non ho praticamente scritto un pò per un problemino all'occhio, un pò perchè ho avuto 2 giorni di coliche, ma, soprattutto, perchè ho preso un'importante ed irrevocabile decisione: quella di farmi staccare dal respiratore.
Dall'inizio dell'anno, ho più volte "rivendicato" questo mio diritto, col piacevole risultato di non essere ascoltato o essere abbandonato al mio destino con un: "ok capo" su whatsapp e poi tacere per 3 (si,TRE) mesi.
Per cui da ora in poi, quando scriverò, sarò direttissimo, fregandomene altamente di eventuali denunce o querele, perfettamente cosciente del fatto che non cambierà niente (i mafiosi continueranno a fare i mafiosi, gli assassini continueranno ad ammazzare, i politici continueranno a paraculare figli,nipoti,cugini o altri parenti, i dirigenti faranno lo stesso con le proprie mogli/mariti, chi dovrebbe controllare se ne fregherà e continuerà a  prender candidamente in giro chi gli farà notare l'incapacità, il menefreghismo, l'arroganza e l'assenza totale di umanità di certe "persone"),ma almeno mi leverò qualche sassolino dalle scarpe, o meglio, dall'occhio, che per me sono più fastidiosi :)

Ricordando ai distratti che i dottori devono GIURARE prima di iniziare la professione,riporto poche righe tratte dal sito dell'ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri di una provincia italiana che fa un riassunto sul giuramento di Ippocrate:

"Il rispetto della vita e della dignità del malato, la perizia e la diligenza nell'esercizio della professione, sono alcuni dei doveri inseriti nel Codice, che ogni medico deve rispettare.
E' un momento solenne in cui si esplicita simbolicamente ma anche concretamente - come "concrete" sono le parole, l'uso e la scelta di tali parole - il senso della professione medica."

1 commento:

  1. Ciao Mirko, non ti ricorderai di me perchè ci siamo visti davvero una vita fa....sono Manuela Fiorellino, moglie di Maurizio Viazzi, amica di Davide Fabbri... Condivido in pieno le tue parole, e sono a favore della cosiddetta eutanasia, ma più semplicemente della necessità di consentire a una morte dignitosa, come ognuno di noi chiede di essere e agire durante la propria vita. Un abbraccio

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